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Chi è Fabio Quilici? “Quello dell'atletica”. Questa è la risposta che danno di solito a Piombino quando sentono il suo nome. Identificarlo con questo sport è oramai un luogo comune, perché lui, la storia dell’atletica piombinese, la rappresenta davvero. Prima come atleta poi come tecnico specialista nazionale, da quasi  60 anni la sua vita è scandita da allenamenti e gare, calendari agonistici e statistiche, perché la sua competenza è richiesta anche dalla Fidal nazionale, per la quale lavora ormai da decenni affiancato dalla figlia Maddalena. 
Gli esordi per Fabio ed i suoi compagni sono stati sul campo di terra del Magona, quando per partire si scavavano le “buchette” perché i blocchi di partenza erano ancora un'utopia. Dopo il lavoro, il ritrovo era al campo, a buio pesto, e come illuminazione c’erano solo i fari delle auto. Bastava un semplice fischio per indicare che un atleta stava per partire per la prova. 
 
Sacrifici importanti per una passione senza confini: a casa la moglie Marta e  le tre figlie lo hanno sempre seguito e sostenuto. Il sabato e la domenica, partenza per le gare e nel bagagliaio i panini alla mortadella che Fabio portava per i suoi atleti, un piccolo gesto che rendeva la merenda fine gara un momento di condivisione e l’occasione per fermarsi tutti insieme a commentare i risultati della giornata. 
I tempi sono cambiati, ma Fabio quella passione e quella dedizione per gli atleti ce l'ha ancora oggi, a ottanta anni, e lo dimostra la sfida che ha accettato alcuni anni fa, la gestione del campo di atletica Luciano Simeone: con la sua solita umiltà del buon padre di famiglia, è lui che arriva per primo al campo ed è l'ultimo ad andare via, non senza essersi assicurato che tutto sia in ordine.  Cose normali per il presidente di una società di 80 anni? Non credo proprio…
La sua carriera di allenatore ha visto molti atleti che hanno militato nella squadra nazionale, è responsabile tecnico per la velocità in Toscana, ha conseguito la stella d’oro al merito sportivo del CONI, la quercia di secondo grado della FIDAL ed è stato nominato recentemente allenatore specialista nazionale benemerito. Malgrado i numerosi successi e traguardi raggiunti,  la voglia di allenare ragazzi e ragazze di tutte le età, a prescindere dal loro valore tecnico, è la cosa che lo rende così speciale perché è facile allenare gli atleti dotati, ma, come dice spesso, da tutti, anche dai più scarsi, c’è sempre qualcosa da imparare. A lui si affidano tutti i tecnici della società, anche quelli che si occupano di altre discipline, perché i suoi consigli e suggerimenti sono un bene prezioso, la sua esperienza un tesoro da sfruttare.
Speriamo che Fabio continui ancora a camminare sulla pista di atletica per molti anni, col cronometro in mano e una grande competenza da elargire a chi verrà dopo di lui.