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Ruben Perotti ha conquistato ad Agropoli, ai Campionati Italiani allievi, uno splendido secondo posto nel getto del peso, frantumando con 16,43 il suo vecchio limite di oltre mezzo metro. E' stata un'emozione grandissima per tutti noi del Centro Atletica Piombino, perchè la medaglia non era affatto attesa, tutto al più si poteva sperare in un buon piazzamento... e invece Ruben ha tirato fuori una gara delle sue, dopo la qualificazione non facile della mattina. 

Infatti alle 9,30 ha affrontato le qualificazioni ed è dovuto ricorrere al terzo lancio per poter essere sicuro della finale, dopo un nullo iniziale e un secondo lancio mal eseguito. Ma qui sono venuti fuori sia il carattere sia la maturità dell'atleta, il quale ha saputo rimettere insieme tutti i particolari del gesto tecnico per ottenere 14,51 sufficiente per la gara della sera. Ed è proprio qui che Ruben ha compiuto il capolavoro, con un 16,43 al terzo lancio, risultato di una perfetta esecuzione del suo rotatorio, velocissimo e in perfetto equilibrio. Inarrivabile il 17,03 del vincitore, ma Ruben, da combattente quale è, ci ha provato, forzando l'azione ma perdendo la pulizia dell'esecuzione del lancio. Ma che dire... soddisfazione enorme per  lui, per il suo tecnico Piero Massini che lo segue con competenza estrema, e per tutto il popolo del CAP. 

Purtroppo il giorno seguente non è andata altrettanto bene nel disco, sua specialità d'elezione in questo momento. Dopo una facile qualificazione del giorno precedente con un lancio a 47,70, Ruben non ha trovato le giuste sensazioni la mattina della finale e non è riuscito a fornire una prestazione pari al suo valore, lui che si presentava con un accredito di 54,11. Ha concluso quinto con 47,27, solo 97 cm meno del vincitore, in una gara condizionata dal vento forte, peccato, avrà modo di rifars. Forza gigante... sei un mito.

Matilde Poli, nel salto con l'asta, è arrivata sesta al termine di una gara difficile, con qualche errore di troppo a misure inferiori al proprio record. Ha dimostrato di essere sempre tra le migliori otttenendo comunque 3,45, lei che vanta 3,60 di personal best. Non dimentichiamoci che Matilde è al primo anno di categoria, siamo convinti che, con il suo allenatore Lorenzo Mansani, saprà intraprendere un percorso che possa farla migliorare in vista delle prossime grandi manifestazioni nazionali. Il talento c'è, si tratta di lavorare bene, e siamo sicuri che Matilde lo farà, e i risultati non tarderanno a venire.

Emanuele Fazzini, nel decathlon, ha fatto una gara ottima, con pochissime sbavature, ottenendo 5411 punti, miglioramento netto del personale stabilto ad aprile a Firenze. Questo punteggio rappresenta anche il minimo per partecipare alle prove multiple indoor e outdoor Juniores dell'anno prossimo. Lorenzo Mansani ha così commentato: 'Emanuele sta migliorando a vista d'occhio, adesso attenderemo la preparazione invernale per ultimare un lavoro di forza per migliorare le gare esplosive, affidandosi anche all'aiuto tecnico di Fabio Quilici'. Questi i suoi parziali : 12"39 nei 100, 5,96 nel lungo, 11,23 (p.b.) nel peso 1,77 nell'alto 55"90 (p.b.) nei 400, 15"74 negli ostacoli, 30,39 nel disco,  3,20 nell'asta, 33,40 nel giavellotto 5'02"50 (p.b.) nei 1500. Davvero molto bravo.

Martina Pastorella ha stabilto nei 2000 siepi il proprio personale, ottenendo 7'51"70, demolendo il proprio p.b. di 7 secondi. Martina è molto migliorata nel passaggio della riviera e delle barriere sotto la guida attenta di Fabio Quilici.  Ha condotto una gara equilibrata nella gestione delle energie ed è arrivata al traguardo in buona spinta, a testimonianza del buon lavoro svolto.

Giulia Montecchi nei 3000 e nei 1500 non è riuscita ad esprimersi ai suoi livelli, probabilmente vittima del gran caldo. L'atleta, seguita da Armando Mansani, avrà modo di rifarsi, visto che fino a questi campionati aveva fatto ottime prestazioni in tutte le gare di mezzofondo dagli 800 ai 3000.

Un grazie di cuore e un forte incoraggiamento a questi nostri cinque validissimi atleti, che hanno fatto passare, al sottoscritto e a Maurizio Fazzini che ci ha accompagnati, tre giorni indimenticabili ed hanno dimostrato di amare il nostro bellissimo sport a volte soffrendo a volte esultando, ma sempre con la passione nell'anima.

Forza C.A.P.!