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Questo il titolo scelto per evidenziare l'impresa di Matteo Gabbricci, classe 2001, specialista di prove multiple del Centro Atletica Piombino, realizzata a Mantova sabato 25 e domenica 26 maggio nel corso dei campionati italiani U20 e U23 di decathlon. Semplicemente perché la crescita del ragazzo, sportiva e caratteriale, iniziata lo scorso anno con un percorso difficile, è arrivata in maniera rapida e inaspettata. Non così tanto inattesa lo è stata però per il suo allenatore Lorenzo Mansani, che ha sempre visto Matteo (193 cm x 77 Kg) come un ottimo prospetto, duttile, paziente e con tanta voglia di imparare, nonostante i gravosi impegni di studio del ragazzo (frequenta la classe quarta del liceo scientifico).
Gabbricci aveva ottenuto il pass per partecipare ai campionati italiani di Mantova ad aprile, giungendo terzo ai campionati toscani della specialità con 5.053 punti. Una seconda giornata che venne fortemente condizionata dalla pioggia che si abbatté sul campo di Via del Filarete di Scandicci. La pista di Mantova non era sconosciuta al piombinese, che vi aveva disputato lo scorso settembre la finale nazionale a squadre di specialità insieme ai compagni Emanuele Fazzini e Matteo Scatena.
L'esperienza di Gabbricci a Mantova è iniziata con un ottimo 12"36 nei 100 metri, ottenuto con un leggero vento contrario, record personale. E' proseguita con il salto in lungo, punto debole del ragazzo che soffre spesso di leggere noie alle caviglie per sovraccarichi e problemi di appoggio del piede. Ha coperto la gara con un onesto 5.54. Nel peso, dopo due lanci tecnicamente non validi, ha piazzato un discreto 10.20 che lo ha rimesso in carreggiata. La botta di fiducia è arrivata però con il salto in alto prima e i 400 metri poi, specialità nelle quali Gabbricci ha inanellato due record personali, 1.80 nell'alto e 55"86 nei 400. Con il morale alle stelle è andato a letto sabato sera sapendo di poter migliorare molto anche nella seconda giornata. E infatti così è stato: dopo un discreto 16"45 nei 110 Hs, ha sparato il disco da 1.750 Kg a 29.65 migliorando notevolmente il 24 e poco più ottenuto a Firenze. Nell'asta, dopo un riscaldamento incerto, ha superato prima 3.40 e poi 3.50 migliorando di 20 cm il suo vecchio record di 3.30. Ormai Matteo era carico ed ha affrontato con coraggio sia il lancio del giavellotto, suo tallone d'achille insieme a lungo, sia il 1500 metri finale chiuso ottimamente in 5'13"80. Risultato finale 18esimo posto su 31 partecipanti, in un contesto di grande livello tecnico dove il vincitore, il ragazzo di Cremona, Dario Dester, ha ribadito lo standard di partecipazione per gli europei con 7340 punti. Matteo di punti ne ha ottenuti 5204, ma ne ha racimolati sicuramente il doppio in quanto a fiducia in se stesso e convinzione di poter fare bene nell'atletica.

Dato che l'allenatore di Matteo è anche colui che scrive l'articolo, posso dire di aver costruito qualcosa in questo anno e mezzo, ma soprattutto di aver posto le basi per poter migliorare in futuro e divertirci ancora insieme! Bravo Matteo!