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Nessuno avrebbe mai creduto che la giovanissima ragazzina di San Vincenzo potesse arrivare fino a dove è salita domenica nel primo pomeriggio al Banca Marche Palas di Ancona! Una partecipazione ai campionati italiani indoor U18 che era in discussione fino a due giorni prima della partenza, e che invece si è rivelata la gara migliore di sempre fino a questo momento di carriera della Poli. Una specialità, quella del salto con l'asta, che presenta notevoli variabili proprio perché gli atleti utilizzano un attrezzo per salire verso il cielo, che deve essere in completa simbiosi con l'atleta che lo utilizza! Come fare per arrivare ad essere in questa condizione? Tanta pratica e tanta determinazione, quella che a Matilde sicuramente non manca.

Torniamo indietro di 20 giorni, quando nel corso dei campionati toscani assoluti, dove giunse terza con 3.40, Matilde si era procurata una distorsione di primo grado in un brutto atterraggio sul materasso del Firenze Marathon Stadium al primo tentativo a 3.50. La situazione era parsa inizialmente grave, poi fortunatamente grazie alle cure dei fisioterapisti Fabio Passeri e Gianluca Vallesi e a molta riabilitazione, svolta sempre con molta precisione dalla ragazza tenuta d'occhio dai genitori Alessio e Chiara, ha presto ripreso ad appoggiare il piede sinistro (quello di stacco) e a camminare, poi a correre e a provare, infine, qualche timido salto ad 8 appoggi in allenamento con elastico massimo a quota 3.10.
Il primo pensiero di Matilde, dopo questi incoraggianti, ma non di certo fantastici tentativi di salto, è stato quello di voler partecipare a questi campionati, andando contro, non va nascosto affatto, al parere del suo allenatore Lorenzo Mansani, che sta scrivendo questo articolo. Un parere contrario non dettato certamente dalla possibilità concreta che Matilde potesse comunque ben classificarsi anche con un modesto 3.10/3.20 a questa rassegna nazionale, ma dalla non remota eventualità di aggravare l'infortunio. Comunque sia, decisione presa, ultimi preparativi, con fasce e cerotti posizionati per impedire qualsiasi movimento laterale alla caviglia, aste nella sacca e via verso Ancona partendo alle ore 6:00 la mattina stessa della gara con il padre e lo zio.
Fin dai salti di prova è sembrata subito convinta ed è entrata decisa a 3.00, misura superata senza grossi grattacapi. Passata a 3.20, ha avuto alcuni tentennamenti dovuti a scarse spinte in fase di stacco. Al terzo tentativo, 3.20 valicato nettamente e la gara da lì ha preso una grande svolta. Subito 3.35 realizzato al primo tentativo e poi ancora 3.45 al secondo! Record personale! Erano rimaste in cinque in gara, con la romana Linda Donna e l'atleta di Fermo Nicole Morelli già avanti. Le altre due contendenti, Giulia Porri e Luce Barbi hanno realizzato 3.40 ma hanno poi sbagliato 3.50, passando erroneamente la quota di 3.45 realizzata invece molto astutamente dalla ragazza del Centro Atletica Piombino! Terzo posto dunque, annunciato subito dai teleschermi della FIDAL gestiti da Fabio e Maddalena Quilici della segreteria tecnica, e dalla tempesta di messaggi su WhatsApp e quindi notizia presto diffusa a Piombino, dove Matilde studia al liceo sportivo, e a San Vincenzo, dove abita ed è ben conosciuta da tutti per le sue imprese.

"Non mi sarei mai aspettata questa medaglia di bronzo! - ha detto dopo la gara felicissima - "l'atmosfera dei campionati italiani è sempre qualcosa di meraviglioso da vivere e le prestazioni possono quindi venire fuori anche se non ci si presenta proprio al massimo della condizione. Poi ogni volta che vedo e mi confronto con le mie amiche/avversarie che abitano fuori dalla Toscana è sempre una grande emozione e mi stimola a dare il meglio."

Da allenatore, voglio dire a Matilde che sono fiero di lei, del suo carattere e della sua grinta, ma per il futuro sempre massima attenzione agli infortuni e a non velocizzare troppo i recuperi per non avere brutte ricadute che potrebbero far saltare non una, ma più gare, anche importanti. Per adesso, però, va bene così! E' stato premiato il tuo coraggio, leonessa! Ti voglio bene.
Lorenzo